1) Nell'arte primitiva
Il lemma
Rimuovere nelle prime raffigurazioni era rappresentato maggiormente dall'azione di aratura del terreno, dove la terra veniva smossa per permettere la semina di una determinata tipologia di coltura.
2) Nell'arte antica
La
civiltà ellenica è quella che più ci ha tramandato nel tempo il "culto del bello". Essa lo ha applicato in modo minimale nelle proprie opere, sia architettoniche sia scultoree sia pittoriche. La ricerca del canone migliore è infatti la
rimozione totale delle imperfezioni.
3) Nell'arte medievale e rinascimentale
L'arte medievale di fatto si
sbarazzò di ogni canone precedentemente utilizzato. Fu grazie alla scoperta della prospettiva nel Rinascimento (uno dei primi fu
Leon Battista Alberti) che si ritornò alla "tecnica" di
rimozione delle imperfezioni.
4) Nell'arte dal Settecento all'Ottocento
Il simbolo di
rimozione alla fine del Settecento forse è un po' troppo cruento, ma rispecchia proprio ciò che si rimosse: la parte decisionale di uno stato, il quale necessitava a tutti i costi di un'
epurazione totale. La rimozione della classe sociale aristocratica, seguita dalla nascita di quella borghese che la rimpiazzò parzialmente, fu ciò che caratterizzò l'intero Ottocento.
Due altre importanti raffigurazioni di questo importante processo sono:
5) Nell'arte del Novecento
L'arte del Novecento è quella che ha iniziato ad andare sempre più a braccietto con la tecnologia e
l'innovazione tecnologica del secolo nel Novecento è stata il
computer, un calcolatore con più parti
rimovibili ad esso connesse.
Ecco come l'arte può applicarsi nel migliore dei modi ad una tecnologia avanzata:
6) Nella pubblicità:
Le pubblicità del giorno d'oggi son piene di prodotti smacchianti che rimuovono macchie di ogni genere.
7) Nei francobolli
Molti francobolli sono commemorativi, questo francobollo è stato emesso in memoria del primo francobollo di
posta aerea, la quale serviva, nei primi tempi, a
trasportare importanti missive in giro per il globo.